SE CON STILLE accoglie il tesoro della musica vocale da camera dell’età barocca nella sua più fulgida espressione. Una storia che esordisce proprio a Venezia e si diffonde nel mondo musicale di primo Settecento, raggiungendo le grandi capitali europee...

Approfondimenti

Sara Mingardo

Francesca Biliotti
Loriana Castellano
Lisa Castrignanò
Giorgia Cinciripi
Lea Desandre
Silvia Frigato
Lucia Napoli

Donatella Busetto, organo
Giorgio Dal Monte, clavicembalo
Gioele Gusberti, violoncello
Ugo Nastrucci, tiorba

ANTONIO LOTTI (Venezia 1667-ivi, 1740)

Se con stille frequenti (Crudeltà rimproverata)
Sara Mingardo e Francesca Biliotti

Ben dovrei occhi leggiadri (Querela amorosa)
Sara Mingardo e Loriana Castellano

Duetti terzetti, e madrigali a più voci, Venezia, 1705

AGOSTINO STEFFANI (Castelfranco Veneto, 1655 – Francoforte sul Meno, 1728)

Begl’occhi, o Dio, non più
Lea Desandre e Silvia Frigato

Ms. Berlin, Singakademie ZC 1218

Ho scherzato in verità
Lea Desandre e Loriana Castellano

Ms. Berlin, Singakademie SA 1504

Ribellatevi o pensieri
Giorgia Cinciripi e Lisa Castrignanò
Ms. Venezia, Biblioteca nazionale Marciana, It.IV.952(=10735)

GIOVANNI BONONCINI (Modena, 1670 – Vienna, 1747)

Chi d’amor tra le catene
Giorgia Cinciripi e Lisa Castrignanò

Sempre piango/sempre rido
Sara Mingardo e Lucia Napoli

Duetti da camera… op. 8, Bologna, 1691

FRANCESCO LUCIO (Conegliano?, 1628 – ivi, 1658)
Fuggi pur, o crudele Sara Mingardo

Arie a voce sola… Libro Primo, Venezia 1655

SE CON STILLE accoglie il tesoro della musica vocale da camera dell’età barocca nella sua più fulgida espressione. Una storia che esordisce proprio a Venezia e si diffonde nel mondo musicale di primo Settecento, raggiungendo le grandi capitali europee.
Al centro di questo racconto stavolta non vi è un autore, ma un genere: il duetto, colto all’apice del suo percorso espressivo e scelto fra i capolavori delle maggiori personalità del tempo.
Preziosità della registrazione il repertorio inedito ed ineseguito di Bonocini e di Francesco Lucio, frutto del lavoro di ricerca e trascrizione del M° Edward Smith.

Nell’economia generale del disco la presenza di molte voci, che vantano una prestigiosa carriera internazionale, su tutte, la presenza di Sara Mingardo, produce una preziosa occasione di ascolto: offre un caleidoscopio di timbri, spessori sonori, varietà di intenzioni espressive ed interpretative. Un susseguirsi variato e mai scontato di suggestioni musicali che riflette i caratteri delle singole personalità artistiche e offre ai singoli brani la possibilità di esaltare il loro contenuto musicale.

La cantata da camera, figlia dell’aria a voce sola che accompagnò le origini dell’arte vocale seicentesca, raggiunse un’importanza enorme sul volgere del secolo quando praticamente ogni compositore destinato a una carriera internazionale vi si cimentò. Il suo percorso creativo ricalca infatti la grande stagione del melodramma, di cui rappresenta una sorta di riduzione, sia nella durata temporale, sia nella massa sonora: un gioco raffinato per gli appuntamenti della buona società cittadina, un rapido e pratico strumento per far conoscere al mondo le qualità di un musicista in cerca di fortuna. Per circa due secoli, la cantata fu l’abito prediletto da fare indossare alla poesia.
Una delle più affascinanti forme della cantata è quella che si sdoppia accogliendo due voci soliste, sorrette dal basso continuo: il duetto. Prediletta dai musicisti più ardimentosi, questa forma costituì per circa cent’anni un validissimo esercizio di contrappunto, tale da diventare un modello ideale di scrittura e divulgare il nome dei suoi autori in tutta Europa. Allo scoccare del XVIII secolo, i duetti di Lotti e di Steffani erano ricercati e ricopiati ovunque, mentre Bononcini decise di pubblicarne al termine del proprio apprendistato, quando era ormai pronto per una brillante carriera.
Oggi la quantità di fonti riguardanti cantate e duetti è immensa e sparsa in tutto il mondo; mentre la musicologia ha già portato avanti un forte impegno nei confronti di questo repertorio, la sua esecuzione è ancora una cosa rara. L’ensemble CENACOLO MUSICALE ha voluto ripercorrere questa straordinaria vicenda, proponendo quegli autori che meglio hanno rappresentato l’arte del duetto da camera nella sua fase più importante.

VENICE VOICES è un progetto promosso dalla formazione Cenacolo Musicale dedicato alla musica vocale dell’età barocca. Il suo lavoro si compie attraverso l’esecuzione con strumenti originali e interpretazione attenta all’antica prassi esecutiva.
Questo primo risultato discografico suggella più di quindici anni di attività artistica, didattica e di indagine sui testi. Con esso intendiamo inaugurare una serie di “restituzioni musicali”, linfa vitale per la conoscenza e l’apprezzamento di un eccezionale repertorio sonoro.