Nessun compositore barocco italiano ha prodotto musica più varia o più vividamente cantabile ai suoi tempi quanto Alessandro Scarlatti. Lavoratore instancabile, sulla scorta della povertà che aveva caratterizzato la sua infanzia, ottenne presto un successo come compositore d’opera a Roma, ottenendo il favore e la protezione della regina Cristina di Svezia...

Approfondimenti

Alessandro Scarlatti
Tiranna ingrata
Aria – Recitativo – Aria

Porpora
Sinfonia n 1 in Do maggiore
da Sinfonie da Camera Op 2

Alessandro Scarlatti
Immagini d’orrore
Aria – Recitativo – Aria

Alessandro Scarlatti
Tu resti, o mio bel nume
Recitativo – Aria – Recitativo – Aria

Porpora
Sinfonia n 1 in Do maggiore
da Sinfonie da Camera Op 2

Alessandro Scarlatti
Sotto l’ombra di un faggio
Recitativo – Aria – Recitativo – Aria

Patrizio La Placa, Baritono

Gabriele Politi, Leonardo Bellesini, violini

Cristina Vidoni, violoncello

Ugo Nastrucci, tiorba

Donatella Busetto, Organo/cembalo e concertazione

Nessun compositore barocco italiano ha prodotto musica più varia o più vividamente cantabile ai suoi tempi quanto Alessandro Scarlatti. Lavoratore instancabile, sulla scorta della povertà che aveva caratterizzato la sua infanzia, ottenne presto un successo come compositore d’opera a Roma, ottenendo il favore e la protezione della regina Cristina di Svezia. Con i membri della sua famiglia lasciò Roma nel 1684 per Napoli, dove assunse l’incarico di maestro di cappella presso la corte del Vicerè di Spagna…

Nel genere della Cantata le composizioni espressamente dedicate alla voce di basso costituiscono un numero esiguo se confrontate con quelle per la voce di Soprano e Contralto. Si pensi che nell’immenso corpus complessivo del repertorio cantatistico (il solo Handel compose più di un centinaio di cantate nel triennio “Italiano”) le opere per basso risultano essere soltanto qualche decina. In genere erano pensate e dedicate a cantanti di particolarissime doti vocali, anzi, costruite proprio attorno alle qualità vocali di questi eccezionali esecutori, gli unici al momento, in grado di affrontare con successo quelle strabilianti prove tecniche.

Così l’ardito trattamento della voce sfida l’esecutore a virtuosismi tecnici mirabolanti, attraverso contorti percorsi melodici, costringendo la voce a pirotecniche prove vocali, sottoponendola a repentini salti e passaggi di registro in un’estensione di straordinaria ampiezza. Parimenti offre al compositore l’opportunità di sondare mezzi espressivi, arditezze armoniche, strutture compositive e potenzialità esecutive impensabili in altri ambiti.

Il tutto senza mai dimenticare l’attenzione all’espressività del testo.

Ad intercalare delle cantate e a loro complemento espressivo s’inseriscono le Sinfonie da Camera Op Seconda del coetaneo (e conterraneo) Nicola Porpora.

Patrizio La Placa

Dopo la sua formazione musicale dapprima come puer cantor della Cappella Musicale Pontificia Sistina e poi presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la direzione del M° J. M. Sciutto, Patrizio La Placa si laurea con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Roma S.Cecilia, prima al Triennio Superiore di Canto Lirico, in seguito al Biennio di Canto Barocco sotto la guida di Sara Mingardo.
Nel 2018 è allievo dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” (Martina Franca) dove si perfeziona con musicisti quali F. Luisi, R. Bonynge, C. Santoro, V. Terranova, S. Bonfadelli, R. Lamanda, approfondendo lo studio della tecnica vocale grazie alle lezioni del M° S. Lowe.
Allievo del Corso di alto perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, partecipa a lezioni e masterclass con i maestri B. De Simone, S. Ganassi, J. Pratt, C. Merrit, G. Prestia. Collabora con la Cappella Musicale Sistina incidendo diversi dischi per Deutsche Grammophon. In qualità di solista ha debuttato ne Il Barbiere di Siviglia di G. Paisiello sotto la direzione di F. Biondi, presso il teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Nel Festival della Valle d’Itria 2018 interpreta il ruolo del Capitan Rodimarte nell’opera buffa di A. Scarlatti Il Trionfo dell’Onore che replicherà presso il Teatro del Giglio SHOWA (Kanagawa) per il Belcanto Opera Festival in Japan. Al Teatro Olimpico di Vicenza veste i panni di Darete nella prima esecuzione mondiale in tempi moderni dell’opera Polidoro di A. Lotti (M° F. Erle). Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino debutta diversi ruoli tra cui Moralès nella Carmen (dir. M. Beltrami, regia L. Muscato), H. Martel in Un marì a la porte di Offenbach (dir. V. Galli, regia U. Giacomazzi/L. Di Gangi), Fiorello ne Il Barbiere di Siviglia (dir. M. Gamba, regia D. Michieletto), Antonio ne Le nozze di Figaro (dir. K. Poska, regia S. Bergamasco). Nel Festival della Valle d’Itria 2019 interpreta il ruolo di Frangipani nella prima versione italiana dell’opera Coscoletto di Offenbach sotto la direzione di S. Quatrini. Ritorna al Teatro Olimpico di Vicenza, nel settembre 2020 vestendo i panni di Clistene ne L’Olimpiade di A. Vivaldi (dir. F. Erle, regia B. Morassi) e nell’agosto 2021 interpretando il ruolo di Achior nell’oratorio La Betulia Liberata di W.A.Mozart (dir. M.Comin). Nell’ottobre 2021 veste i panni di Uberto ne La serva padrona di G.B.Pergolesi, sotto la direzione di A.M.Errico, nella Sala Baldini, Roma. Nel novembre 2021 debutta il ruolo di Leporello nel Don Giovanni di Mozart, al teatro Duse di Bologna (dir. T.Ussardi, regia G.Dispenza). Nel gennaio 2022 è Lo Schiavo nell’allestimento della Cecilia di L.Refice al Teatro Lirico di Cagliari (dir. G.Grazioli, regia L.Muscato), mentre a febbraio canta al Teatro Verdi di Pisa nel Giulio Cesare di G.F.Händel (dir. C.Ipata, regia M.Mazzoni). Nel marzo 2022 veste nuovamente i panni di Leporello al Teatro Comunale di Carpi ( dir. A.Gabrielli, regia A.Bertolotti).

CENACOLO MUSICALE

Il gruppo di musica antica CENACOLO MUSICALE, matrice storica dell’Associazione BAROCCO EUROPEO, nasce per iniziativa di Donatella Busetto e dalla collaborazione di alcuni musicisti e studiosi che condividono preparazione professionale, attività concertistica e interesse per il genere barocco. Il repertorio del gruppo spazia tra musica strumentale, cantate sacre e profane ed Intermezzi di autori del 600 e 700, fino agli autori del tardo barocco e primo Classicismo. I programmi si articolano lungo specifiche tracce tematiche: la presentazione di particolari autori, l’approfondimento di forme e di generi, comparazione stilistica di più autori, individuazione di pagine composte in visione di particolari occasioni sociali o religiose dell’epoca. Gli organici, a geometria variabile, comprendono formazioni a voce solista con basso continuo, duetti per soprano e contralto con violini e basso continuo, voce solista e quartetto d’archi e basso continuo, duo cembalistico, concerti per strumento solista ed archi, quintetto vocale. Il gruppo ha eseguito concerti in Italia e all’estero in prestigiosi Festival, tra i quali: Festival Dimanche Musique Corpataux-Friburgo; Festival Anton Lucio Vivaldi-TS , Festival Parco in Musica-Terni; Festival Barocco di Viterbo; Festival Barokko-Trento; Festival Cusiano di Musica Antica-Lago d’Orta, MITTELFEST Cividale, Festival Opera Barocca-Praga, il Festival Carniarmonie (UD), il PAN OPERA FESTIVAL di Panicale (PG), Festival Musica Sibrii, Brianza Classica, Tartini Festival di Pirano SLO, Vicenza in Lirica, Festival Note Senza Tempo (Sassari), Festival Antiqua-Torino, Festival Paganini Genova.

Il Cenacolo Musicale ha inciso il Cd Gaude, nunc gaude, con Linda Campanella, Soprano e Edward Smith, organo – Etichetta Rainbow. Nel 2016 ha pubblicato per l’etichetta ARCANA-Outhere il Cd di Duetti da camera Se con stille frequenti, con la partecipazione di Sara Mingardo e alcune delle migliori voci delle sue Masterclass, raccogliendo ottime recensioni presso le più importanti riviste specializzate italiane ed estere tra le quali L’Avant-Scène Opéra, Musica, Classic Voice, Amadeus, e la prestigiosa Gramophone. Il Cd è disponibile presso le maggiori piattaforme digitali.

Notevoli le produzioni destinate all’allestimento di Intermezzi settecenteschi resi attraverso la realizzazione di Regie e allestimenti scenografici improntati alla dimensione dell’attuale. Di particolare pregio la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia per la realizzazione digitale della scenografia degli spettacoli. Spettacoli realizzati sugli Intermezzi:

Palandrana e Zamberlucco (Alessandro Scarlatti) Regia Marco Bellussi

https://www.carniarmonie.it/spettacoli/palandrana-e-zamberlucco/

Bacocco e Serpilla (Giuseppe Maria Orlandini) Regia Cesare Scarton

https://www.apemusicale.it/joomla/it/recensioni/48-opera/opera2019/8266-vicenza-bacocco-e-serpilla-08-09-2019?fbclid=IwAR1lLPTrWueml2m8CRDrL0arbBph9o5VqP1njj-mkEOJt3aii9owYHqGjp0

L’impresario delle Canarie (Domenico Sarro) Regia Cesare Scarton

https://operawire.com/barocco-europeo-trieste-2021-review-limpresario-delle-canarie/

La recentissima LA VEDOVA INGEGNOSA (Giuseppe Sellitti) Regia Cesare Scarton

https://www.connessiallopera.it/recensioni/2022/gorizia-teatro-verdi-la-vedova-ingegnosa/

Le varie produzioni di Cenacolo Musicale sono reperibili sul canale YouTube di BAROCCO EUROPEO https://www.youtube.com/user/BAROCCOEUROPEO