Protagonisti
Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena (Petrarca)
Madrigale a 5 (dal sesto libro)
Io la Musica son (A. Striggio, figlio)
Tirsi e Clori (A. Striggio, figlio)
(settimo libro dei Madrigali)
Lamento della ninfa (Canzonetta di Rinuccini)
dai Madrigali Guerrieri et Amorosi
Vi ricorda o boschi ombrosi (A. Striggio)
Orfeo
Moresca
dal finale dell'Orfeo
Hor che ‘l ciel (Petrarca)
Madrigali Ottavo libro
Zefiro torna e di soavi accenti (Rinuccini)
Cenacolo Musicale
Ensemble strumentale e madrigalistico
DONATELLA BUSETTO - ideazione
GIANLUCA CAPUANO - Direzione
MARCO BELLUSSI –Regia
MATTEO PAOLETTI FRANZATO- Progetto Scenico
Informazioni
Zefiro, vento minaccioso divenuto, nelle metamorfosi del mito,
felice brezza primaverile, paradigma del respiro dell’anima.
Vento, Aria, mobili elementi, permeano le parole del testo, si rivestono dei suoni della Musica e con la musica sfiorano le corde del cuore.
Il trascolorare dall’ambiente naturale a quello emotivo è il cardine di sviluppo della poetica petrarchesca e Monteverdi, con l’arte sua, ne amplifica in misura esponenziale la capacità suggestiva.
Vento, Aria, elementi eterei, “il suono dei venti, le nubi correnti” sospingono i passi di danza di Tirsi e Clori, nel loro ingenuo e trasparente quadro pastorale.
Vento, Aria, assurgono a misura del vissuto psicologico, or cupi e minacciosi, or flebili aliti, respiro leggero della Natura che rinasce, evocato nella narrazione sonora di Zefiro torna.
Zefiro, Zefiro…..Zefiro torna.
Zefiro Torna
Collegamenti
Documenti
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