L’Intermezzo l’Impresario delle Canarie condivide il debutto e il successo, al Teatro di San Bartolomeo a Napoli nel febbraio del 1724, della Didone abbandonata, Opera Seria dello stesso Sarro, e per la quale era stato composto, ad uso d’intercalar tra gli Atti...

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Lo spettacolo alla Sala Barocca del Palazzo di Radovljica è il frutto di una progettualità condivisa tra BAROCCO EUROPEO e l’Associazione THEATRUM MUNDI della Città, che procede ormai da due anni, e trova il fulcro dell’operatività nell’apporto della Regista Eva Hribernik. La partecipazione di questo Ente sloveno, allarga la geografia delle collaborazioni al territorio transfrontaliero, a vantaggio di una crescente e proficua osmosi di conoscenze ed esperienze professionali e umane.
La metafora in latino Theatrum Mundi dice che il mondo è un palcoscenico. L’idea rappresenta la connessione tra la vita e l’arte.
L’Associazione Artistico Culturale Theatrum Mundi con la sua attività vuole sviluppare la creatività, l’armonia, il gusto del bello, non solo nelle nuove generazioni, per dare un senso più alto nella vita di ogni giorno.
Theatrum Mundi realizza progetti nell'ambito dello spettacolo (spettacoli teatrali e di burattini) ed organizza eventi musicali, presentazioni di gruppi e di cantanti individuali. Inoltre organizza insegnamenti di educazione artistica e laboratori creativi in tutti gli ambiti dell'arte, come anche incontri dei professionisti sui vari temi del mondo artistico. Pone particolare attenzione per le pratiche teatrali e musicali storiche e in quest'ambito si organizzano serate di Musica Antica, Spettacoli Teatrali, Produzioni, “Stage in Up”, “Masterclass” che mirano a rivalorizzare l'arte del 1500, 1600 e 1700 con prestigiosi maestri specializzati in musica vocale e strumentale d’epoca.
Il palazzo, dallo stile architettonico settecentesco, ospita al suo interno musei, musica ed eventi. L’esterno del palazzo nel cuore del centro storico di Radovljica è caratterizzato da una facciata settecentesca splendidamente decorata. L’ingresso principale in tufo è adornato da due statue di Atlante ai lati e, in alto, dallo stemma dei conti.
All’interno vi è un corridoio con una lussuosa scalinata e una nicchia in cui una volta aveva luogo una fontana. I portali di tufo verde portano a due atri. Al primo piano si trovano la famosa Sala barocca e, accanto a essa, la Sala da ballo, entrambe location prestigiose per eventi speciali.
Nel luogo in cui sorge oggi il palazzo, i conti di Ortenburg avevano costruito nel ‘200 un piccolo castello, che fu completamente ristrutturato per la prima volta alla metà del ‘500, quando venne acquistato dai conti di Ditrichstein. L’aspetto attuale dell’edificio si deve invece alla famiglia di Thurn-Valsassina, che vi abitò dal 1616 e che ne fu proprietaria dal 1654 fino alla seconda guerra mondiale.
Nella ricostruzione del 1668, l’edificio fu ampliato fino a raggiungere le dimensioni attuali.

Martina Barreca - Dorina
Niccolò Porcedda - Nibbio
Regia Cesare Scarton
Mimi
Gemma Dorothy Aquilante, Anna Bianchin, Alice Poppi Allieve dell’Accademia di Belle Arti di Venezia
Regia Cesare Scarton,
Assistente alla Regia: Eva Hribernik
Cenacolo Musicale
Giacomo Catana, Mauro Spinazzè, violini
Francesco Lovato, viola
Giulio Padoin, violoncello
Michele Gallo, violone
Donatella Busetto, cembalo e concertazione
Con la partecipazione dei Docenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia:
Nicola Bruschi (Coordinatore della Scuola di Scenografia-Scenotecnica-Costume)
Lorenzo Cutùli (Docente della Scuola di Scenografia)
Allestimento scenografico a cura degli allievi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.