Venezia, prima metà del ‘700. Nelle calli, nei campielli, lungo i canali, risuonano canzoni popolari di autori ignoti, che riecheggiano le arie più famose eseguite nei teatri d’opera o che raccontano ingenue, ma spesso maliziose, storie d’amore…

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Venezia, prima metà del ‘700. Nelle calli, nei campielli, lungo i canali, risuonano canzoni popolari di autori ignoti, che riecheggiano le arie più famose eseguite nei teatri d’opera o che raccontano ingenue, ma spesso maliziose, storie d’amore…
Le canzoni da battello nascono così, durante i “freschi”, le corse lungo il Canal Grande, dedicate agli ospiti di gondole e barche, durante il Carnevale ma soprattutto durante la bella stagione, propizia allo stare all’aperto e alle avventure galanti. Una nascita “semplice” ma che dilagherà da Venezia e fino all’ottocento, assumendo le vesti di un genere condiviso da molti autori.
Ma non siamo soli. Tra il fluire dei canti si insinua la presenza di Casanova con il suo instancabile desiderio di vita e di avventura. E il racconto di alcuni passi delle sue “Memorie”, diventa un affresco appassionante e suggestivo, che distende l’orizzonte narrativo oltre Venezia stessa…

Il repertorio del concerto proviene dai volumi “Venetian Ballads”, raccolta di canzoni da battello realizzata da Johann Adolf Hasse tra il 1742 e il 1748, riarrangiato per voce, violino e cembalo da Donatella Busetto
I testi sono tratti dal terzo volume di Casanova – Storie della mia vita edito da Mondadori nella collana i Meridiani e da Casanova – Memorie scritte da lui medesimo edito da Garzanti.

Bella Ninetta

Son qua, putasse care (El scoa camin)

Alla Nicolotta
(Risposta alla Nicolotta) Povero caro

Un’anguilletta fresca

Putazze chiassose

Za che semo a questa tola

Nina gho un oseleto

In fin ch’el tempo è belo

Col bel ciaro del ‘sta luna

Voce recitante- Alberto Fasoli
Tenore – Gianluca Zoccatelli
Violino – Stefano Bruni
Cembalo e ideazione – Donatella Busetto