*Zefiro, vento minaccioso divenuto, nelle metamorfosi del mito, felice brezza primaverile, paradigma del respiro dell’anima.
Zefiro, specchio e riflesso delle umane passioni, sarà l’elemento di raccordo nel percorso del concerto...

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Zefiro, vento minaccioso divenuto, nelle metamorfosi del mito, felice brezza primaverile, paradigma del respiro dell’anima.
Zefiro, specchio e riflesso delle umane passioni, sarà l’elemento di raccordo nel percorso del concerto.
Il racconto musicale porta con sé una molteplicità di letture: la relazione poesia-musica, inevitabile richiamo all’inesausta diatriba tra Monteverdi e l’Artusi; la dicotomia del rapporto tra l’idillio naturale e il tormento dell’animo umano, consapevole della propria caducità, già presente nella poetica di Orazio; il desiderio inarrivabile di stemperarsi in un intimo contatto con la Natura seguendone i ritmi cadenzati e gli ideali vagheggiati negli idillî, di pace e serenità finalmente conquistate.
Vento, Aria, mobili elementi, permeano le parole del testo, si rivestono dei suoni della Musica e con la musica sfiorano le corde del cuore.
Il trascolorare dall’ambiente naturale a quello emotivo è il cardine di sviluppo della poetica petrarchesca e Monteverdi, con l’arte sua, ne amplifica in misura esponenziale la capacità suggestiva.
Vento, Aria, elementi eterei, “il suono dei venti, le nubi correnti” sospingono i passi di danza di Tirsi e Clori, nel loro ingenuo e trasparente quadro pastorale.
Vento, Aria, assurgono a misura del vissuto psicologico, or cupi e minacciosi, or flebili aliti, respiro leggero della Natura che rinasce, evocato nella narrazione sonora di Zefiro torna.
Zefiro, Zefiro…..Zefiro torna.
D. Busetto

I madrigali di Monteverdi sono “aspri et all'udito poco piacevoli”. Così sentenziava Artusi, paladino della prima pratica, celebre musicista e teorico formatosi alla scuola di Zarlino ma ahimè totalmente inconsapevole che le pretese “imperfettioni” della musica monteverdiana, la sua libertà di scrittura e il gusto per le dissonanze tracciavano la strada maestra verso la creazione di una musica drammaturgicamente strutturata; verso una piena adesione al testo. In una parola verso la dimensione teatrale.
Immaginare dunque una serata rappresentativa del genio monteverdiano significa anche considerare e dare giusto sviluppo al nucleo vitale dei suoi componimenti; a quell'intersecarsi di vicenda, affetti ed emozioni che anima i caratteri trovando perfetto parallelo nell'intreccio delle linee vocali.
Monteverdi dunque è stato inventore di teatro e solo il teatro può degnamente celebrarlo.
Da qui l'idea di collocare i brani del concerto in un più ampio contenitore narrativo immaginando, quasi in un piccolo Decamerone o in una sera delle Veglie di Siena, che un gruppo di giovani amici volesse attingere ai testi monteverdiani...così per ingannare un po' il tempo. E che, quasi per magia, alle loro prime note apparisse la personificazione della Musica quale loro nume tutelare.
La regia dunque ha inteso entrare in sintonia con le scritture musicali così moderne e palpitanti di teatralità, per restituirle al pubblico in una dimensione anche rappresentativa.
Marco Bellussi

ZEFIRO TORNA è l’esito di un’intenzione progettuale sviluppata all’interno del Laboratorio per l’Opera Barocca organizzato annualmente a Sacile da BAROCCO EUROPEO.
Si presenta quindi come una naturale prosecuzione delle attività di studio e ricerca svolte nell’ambito dei Seminari Internazionali di Musica Barocca, volte alla presentazione di repertorio barocco inedito e occasione di promozione di nuove professionalità emergenti, vocali e strumentali.
Non potevamo mancare perciò la ricorrenza dei 450 anni della nascita di Monteverdi!
L’occasione è stata così l’incentivo all’allestimento di uno spettacolo che presentasse la produzione del Cremonese nella molteplicità delle sue modalità espressive, strumentale, vocale, coreutica, nell’intento di offrire una “restituzione” quanto più variata ed esaustiva della produzione Monteverdiana, e che potesse inserirsi a pieno titolo all’interno delle varie proposte celebrative dedicate al “Divin Claudio”.
Cuore e motore dell’impresa, due musicisti di calibro internazionale: Sara Mingardo e Gianluca Capuano che hanno curato la selezione e la formazione delle componenti vocali solistiche e madrigalistiche nell’ambito delle Masterclass del Laboratorio. A loro si affiancano nella realizzazione dello spettacolo il Regista Marco Bellussi e la Direttrice del Festival Opera Barocca di Praga Zlatusie Muller, con la sua collezione di abiti barocchi frutto di ricostruzioni storiche. “Base d’appoggio” ed elemento di fusione della compagine vocale e coreutica, la formazione orchestrale allargata del Cenacolo Musicale.
L’accoglienza di ZEFIRO TORNA nella pregevole programmazione dei MITTELFEST conferisce un distintivo valore aggiunto allo spettacolo e un’occasione di risonanza territoriale di assoluto pregio.
Inoltre, la collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della capitale ceca e il Festival Opera Barocca di Praga, dove lo spettacolo sarà replicato, contribuiscono a definire il profilo internazionale dell’iniziativa, sotto gli auspici di una continuità collaborativa tra Enti, volta ad una comune progettualità attorno all’Opera Barocca.
Donatella Busetto

ZEFIRO TORNA
450 Omaggio a Monteverdi

Introduzione alla tiorba

Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena (Petrarca)
Madrigale a 5 (sesto libro dei Madrigali)
Maria Dalia Albertini
Valentina Vitolo
Isabella Di Pietro
Simone Milesi
Guglielmo Buonsanti

Io la Musica son (A. Striggio, figlio)
Da Orfeo
Vittoria Giacobazzi

Inserto strumentale (Tiorba sola)

Tirsi e Clori (A. Striggio, figlio)
(settimo libro dei Madrigali)
Maria Dalia Albertini
Valentina Vitolo - Clori
Isabella Di Pietro
Michele Concato - Tirsi
Guglielmo Buonsanti

Inserto strumentale (Tiorba sola)

Lamento della ninfa (Canzonetta di Rinuccini)
da Madrigali Guerrieri et Amorosi
Maria Dalia Albertini - Ninfa
Michele Concato
Simone Milesi
Guglielmo Buonsanti

Legrenzi – Sonata La Cremona

Vi ricorda o boschi ombrosi (A. Striggio)
Da Orfeo
Tenore Michele Concato

Moresca
dal finale dell'Orfeo

Hor che ‘l ciel (Petrarca)
Ottavo libro dei Madrigali
Maria Dalia Albertini
Valentina Vitolo
Isabella Di Pietro
Simone Milesi
Michele Concato
Guglielmo Buonsanti

Zefiro torna e di soavi accenti (Rinuccini)
Da Scherzi Musicali
Valentina Vitolo
Maria Dalia Albertini

Ensemble strumentale
Marco Rosasalva e Fabiano Martignago - Flauti
Laura Scipioni e Filippo Bergo- Violini
Gioele Gusberti – Violoncello
Mauro Zavagno - Violone
Elisa La Marca - Tiorba
Donatella Busetto – Cembalo

Madrigalisti
Maria Dalia Albertini
Valentina Vitolo
Vittoria Giacobazzi
Isabella Di Pietro
Simone Milesi
Michele Concato
Guglielmo Buonsanti

Agnese Perri – Mimo
DanceAtelier

GIANLUCA CAPUANO - Direzione
MARCO BELLUSSI –Regia
MATTEO PAOLETTI FRANZATO- Progetto Scenico
Costumi - Collezione FRANZIS WUSSIN – ZLATUSIE MULLER

GIANLUCA CAPUANO - Direzione
Nato a Milano, si è diplomato in Organo, Composizione e Direzione d’orchestra presso il Conservatorio della sua città. Ha approfondito gli aspetti relativi all’esecuzione della musica antica presso il Corso Superiore sperimentale di Direzione di Coro e i corsi della Scuola Civica di Milano, dove ha affrontato i problemi inerenti la notazione, lo studio delle fonti e la prassi esecutiva della musica dei secoli passati. Svolge un’intensa attività come direttore, organista e continuista in tutta Europa, Stati Uniti, Russia e Giappone. Collabora con artisti quali Michael Chance, Emma Kirkby, Cecilia Bartoli, Max Cencic, Philippe Jarousski, Diego Fasolis, Lorenzo e Vittorio Ghielmi. È organista presso la Basilica di san Simpliciano a Milano. Nel 2006 ha fondato il gruppo vocale e strumentale Il canto di Orfeo, con il quale, collaborando allo stesso tempo con alcuni dei migliori specialisti su strumenti originali e facendo costante riferimento alla più aggiornata ricerca musicologica, si dedica ad un cosciente e critico approccio ai capolavori del Barocco musicale europeo. Ha preso parte come direttore ad alcune delle più qualificate rassegne europee di musica antica, e ha pubblicato nel 2003 un CD per la rivista musicale Amadeus dedicato alla figura di Giacomo Carissimi. Collabora stabilmente con I Barocchisti e Concerto Köln. Con Il canto di Orfeo ha preso parte a varie produzioni di opera contemporanea presso il Teatro alla Scala e l’Opera di Lione. Ha diretto il coro della Radio Svizzera Italiana in Norma al Festival di Salisburgo con Cecilia Bartoli. Agli studi musicali Gianluca Capuano ha affiancato quelli classici; laureato con lode in Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano, si dedica alla ricerca, occupandosi in particolare di problemi di estetica musicale. Nel novembre 2002 ha pubblicato presso l’editore Jaca Book il saggio “I segni della voce infinita”, nel quale viene indagato da un punto di vista filosofico il rapporto tra musica e scrittura.

MARCO BELLUSSI - Regia
Da oltre vent’anni svolge continuativa attività registica in Italia e all’estero.
Il suo repertorio attiene principalmente al teatro musicale e spazia dai componimenti di Monteverdi (Orfeo, Il combattimento di Tancredi e Clorinda, Il ballo delle ingrate) a Dido and Aeneas di Purcell; Handel e Vivaldi (Tamerlano, La fida ninfa), Mozart, Rossini, Strauss, Wolf-Ferrari, Hans Krasa. Ha curato alcune prime assolute in tempi moderni di opere antiche (Atalanta fugiens di Maier, Zamberlucco di Scarlatti, Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse).Dal 2010 si dedica anche all'opera contemporanea collaborando col conservatorio di Venezia e Biennale Musica. Ha allestito per il Teatro La Fenice, Teatro Goldoni di Venezia, Biennale Musica, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Comunale di Treviso, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Gentile di Fabriano, Teatro Stabile dell’Umbria, Teatro Rendano di Cosenza e all’estero ha allestito presso il Teatro Principal di Vitoria, Teatro Principal di Saragoza, Teatro Principal di Zamora, Teatro Isabel la catolica di Granada, Auditorium di Tubingen, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, JPAS Theatre di New Orleance.
Ha collaborato con artisti di chiara fama quali Renè Clemencic, Sergio Balestracci, Roberto Aronica, Gail Gilmore, Denia Mazzola Gavazzeni, Katia Ricciarelli, Antonio Salvadori, Enzo Dara, Marina De Liso, Francesco Anile, Luca Dall'Amico, Abramo Rosalen, con personaggi di cultura quali Piergiorgio Odifreddi e Nuria Nono Shomberg e con le attrici Barbara Eforo e Ottavia Piccolo.
La RAI nazionale ha dedicato tre speciali alla sua attività di regista. Dal 2010 collabora con il Gruppo Editoriale Viator (Mi) per il quale ha curato numerose pubblicazioni. E' direttore della collana Viator Musicae. Dal 2015 è direttore artistico del Circolo della Lirica di Padova

DONATELLA BUSETTO
Diplomata in Pianoforte e Clavicembalo, si è dedicata allo studio della musica antica ed è continuista in formazioni cameristiche. Master e corsi: clavicembalo presso la Fondazione Cini di Venezia con Smith, Ross, Van Asperen; Direzione d’Orchestra presso l’European Conducting Academy in Vicenza. Nel 2001 ha vinto il II premio al Concorso di Composizioni per la Scuola di Base organizzato da CLAPS di Pordenone. E’ fondatrice dell’Associazione BAROCCO EUROPEO e del gruppo Cenacolo Musicale, nonché ideatrice del FESTIVAL MUSICANTICA e dei Seminari Internazionali Musica Barocca di Sacile. Con il Cenacolo Musicale ha realizzato svariati progetti ed allestimenti di spettacoli che, partendo da un’intenzione di recupero di repertori particolari e superando il cliché del concerto, potessero strutturarsi sulla base di un tessuto comprensivo di più aree espressive, dalla teatrale , alla coreutica, alla visivo-multimediale. I principali progetti: Leçons de Ténèbres- Motetti per la liturgia della Settimana Santa, Il barocco strumentale tra Venezia e Friuli, A Palazzo, Voi ch’ascoltate (Petrarca), Il Ballo delle Ingrate, Le Dame di Ferrara, Shakespeare for a while, Crudo Mar di Fiamme Orribili, Ich Habe Genug–Bach e il Sentimento della Morte.
Nel 2016 ha pubblicato il CD “Se con stille frequenti”, su repertorio duettistico, per la casa editrice Outhere e l’etichetta ARCANA. Il progetto discografico, realizzato in collaborazione con Sara Mingardo, e alcune delle migliori voci dei Seminari Internazionali, ha ottenuto da allora lusinghieri riconoscimenti di critica specializzata, presso importanti riviste Italiane e straniere: Amadeus, Musica, Classic Voices, Avant Scène Opéra, Reviews Tijdschrift Oude Muziek, nonché la prestigiosa Gramophone.

Cenacolo Musicale
Il gruppo di musica antica CENACOLO MUSICALE, matrice storica dell’Associazione BAROCCO EUROPEO, nasce per iniziativa della cembalista Donatella Busetto e dalla collaborazione di alcuni musicisti e studiosi che condividono preparazione professionale, attività concertistica e interesse per il genere barocco. Il repertorio del gruppo spazia tra musica strumentale e cantate sacre e profane
di autori del 600 e 700, fino agli autori del tardo barocco e primo Classicismo.
I programmi si articolano lungo specifiche tracce tematiche: la presentazione di particolari autori, l’approfondimento di forme e di generi, comparazione stilistica di più autori, individuazione di pagine composte in visione di particolari occasioni sociali o religiose dell'epoca.
Gli organici, a geometria variabile, comprendono formazioni a voce solista con basso continuo, duetti per soprano e contralto con violini e basso continuo, voce solista e quartetto d'archi e basso continuo, duo cembalistico, concerti per strumento solista ed archi, quintetto vocale.
Il gruppo ha eseguito concerti in Italia e all’estero in prestigiosi Festival: Festival Dimanche Musique Corpataux-Friburgo; Festival Anton Lucio Vivaldi – Trieste, Festival Parco in Musica – Terni; Festival Barocco di Viterbo; Festival Barokko - Trento; Festival Cusiano di Musica Antica-Lago d’Orta. Ad Agosto 2016 ha partecipato al Festival Opera Barocca di Praga, Ente col quale ha stabilito recenti rapporti di collaborazione e co-progettualità. Nel 2002 ha inciso il CD "Gaude, nunc gaude"- Musica sacra italiana tra '500 e '700 per l'etichetta Rainbow.
A novembre 2016 ha pubblicato per l’etichetta ARCANA-Outhere il Cd di Duetti da camera Se con stille frequenti, con la partecipazione di Sara Mingardo, disponibile presso le maggiori piattaforme digitali.

Franzis Wussin Atelier www.wussin.cz
Atelier specializzato in produzione di maschere fatte a mano, abiti da sera esclusivi, costumi e accessori unici. La produzione artigianale delle maschere e dei costumi osserva l’autenticità storica e si basa su indicazioni iconografiche dell’epoca, utilizzando materiali di qualità e ponendo l'accento sui singoli dettagli.